21 ott 2011

Il puledro e l'imboccatura

Ogni volta che arriva questa Umana qui, me ne combinano delle belle.

L'approccio con l'imboccatura:


Primo contatto con l'imboccatura:


Altri esercizi sul contatto:


Prime direzioni:


Altri esercizi sulle direzioni (con me):



In sella:



Al trotto:



Credo che i video si commentino e spieghino da sé, a me non resta che ringraziare come al solito la cara Antonella per il lavoro e le spiegazioni, Laura e Uta per il supporto tecnico e mio fratello per il supporto tecnologico!

18 ott 2011

La messa in mano

"Una bocca vivace alla fine di un' incollatura sempre pronta a prendere le posizioni richieste dalla mano del cavaliere; che si tratti di rilevare, di estendere o di flettere." (P.Karl)

Una corretta messa in mano si ha quando ad ogni specifica richiesta dell'imboccatura, il cavallo reagisce decontraendo la bocca, tramite il movimento di masticazione-deglutizione di cui avevamo parlato nei post precedenti.

La qualità del contatto con la mano che ne consegue, permette dunque al cavaliere di richiedere al cavallo decontratto ogni diversa postura e posizione dell'incollatura: flessioni, estensione, rilevamento.

Un buon contatto é un contatto costante e leggero. Costante perché segue la mano in ogni richesta e posizione. Leggero perché non deve essere né nullo né duro.

La particolarità più importante, quella che davvero differenzia un tipo di equitazione basato sul rispetto del cavallo, é l'azione della mano del cavaliere.

Pensando all'anatomia della bocca, sappiamo certamente che il cannone dell'imboccatura si trova a livello delle barre, passando sopra la lingua, sotto il palato e uscendo dalle commessure labiali.
A seconda del tipo di cannone e di come sono unite le redini all'anello dell'imboccatura, possiamo dunque esercitare diverse azioni sulla bocca del cavallo: schiacciare la lingua, pungere il palato, segare sulle barre....tutte cose che creano dolore.

Possiamo però fortunatamente anche agire su una parte non dolorosa della bocca del cavallo, le commessure labiali. Azione che, oltretutto, provoca l'apertura della bocca e la conseguente masticazione-deglutizione che, guarda un po', é proprio quello che ricerchiamo.

La mano tenuta bassa, che tira all'indietro, che sega a destra e sinistra, che si blocca a livello delle ginocchia...porta l'imboccatura a agire su zone dolorose della bocca del cavallo, provocando difese o rifiuti del contatto, come per esempio nei cavalli incappucciati.

La mano che agisce verso l'alto, ruotando i palmi delle mani verso l'alto e l'esterno, invece, crea tramite l'imboccatura delle azioni sulle commessure labiali. La discesa di mano, ottenuto ciò che si richiedeva, rappresenta il "premio" e dà la possibilità al cavallo di mantenere il buon contatto creato.

Dunque l'azione più corretta per richiedere qualcosa al cavallo tramite l'imboccatura, mantenendo il giusto contatto e una buona messa in mano, é verso l'alto. Ma ancora più importante é la discesa di mano, a richiesta terminata.

Le principali richieste della mano per correggere o migliorare il contatto e per richiedere determinate posture dell'incollatura, sono le seguenti:

- azione-reazione: le mani ben separate cercano il contatto con la bocca del cavallo agendo verso l'alto in modo graduale e continuo, finché il cavallo non avrà la reazione di seguire la mano e chiedere di abbassare e estendere l'incollatura. A quel punto la mano segue gradualmente verso il basso la bocca del cavallo, mantenendo il contatto ottenuto. Utile per i cavalli che scappano dal contatto andando sopra la mano e ribaltando l'incollatura.

- mezza fermata: le mani ben separate agiscono rapidamente verso l'alto e poi tornano subito in discesa di mano. È un gesto repentino che rileva l'incollatura del cavallo, apre la nuca e "stacca" dalla mano il contatto troppo pesante. Utile per i cavalli che si incappucciano, che serrano la bocca o che pesano sulle braccia del cavaliere.

- flessioni dell'incollatura: mano esterna al suo posto con un buon contatto, la mano interna si alza, ruotando i palmi verso l'alto. Il cavallo flette l'incollatura dando la bocca. La mano esterna segue quanto basta, senza perdere il contatto. Ottenuta la flessione, discesa di mano. Utile in tutti i cavalli, per ginnasticare, controllare il peso tra le spalle, migliorare l'equilibrio e le risposte alle azioni della mano.

- flessione della nuca: la mano esterna fissa con un buon contatto, la mano interna verso l'alto. Il cavallo decontrae la bocca e arrotonda l'incollatura, chiudendo leggermente l'angolo della nuca (che resta comunque il punto più alto dell'incollatura). Indispensabile dopo l'apprendimento dei primi rudimenti di messa in mano, per il corretto utilizzo della schiena del cavallo nel lavoro.

L'imboccatura migliore per eseguire questo tipo di lavoro é il filetto con cannone snodato.
Il filetto ad aste può aiutare nella comprensione delle flessioni dell'incollatura.

Un buon istruttore e un buon tatto equestre fanno il resto.

12 ott 2011

Asimmetria e equilibrio: la flessione naturale

Esattamente come noi nasciamo destri o mancini, così anche i cavalli nascono con una flessione naturale (destra o sinistra), ovvero con la particolarità di avere una postura congenita che prevede la facilità a flettere l'incollatura da un lato piuttosto che l'altro, di caricare una spalla piuttosto che un'altra e di avanzare di più sotto la massa con un posteriore che con l'altro.

Questo pare sia dovuto (ma che io sappia non é ancora stato scientificamente provato) alla posizione che assume il feto nell'utero materno.

Dunque il cavallo può nascere con flessione destra o sinistra e questo nel puledro é visibilmente palese quando si inizia il lavoro sui circoli alla corda. Nel lato della flessione naturale tenderà a scappare fuori dal circolo con la spalla, piegando l'incollatura all'interno.
Nel lato opposto alla flessione, tenderà invece a portare all'esterno l'incollatura e "cadere" all'interno con la spalla, talvolta stringendo il circolo.

Questa asimmetria porta a evidenti problemi di equilibrio del cavallo, che oltre ad avere già la tendenza naturale a portare più peso sulla parte anteriore del corpo, avrà anche difficoltà a gestire il peso tra le due spalle e a flettere correttamente (ovvero né troppo né troppo poco) l'incollatura.

Come molti di voi già sapranno, il termine "addestrare" significa "rendere destro". Taluni dicono che sia collegato al fatto che la maggior parte dei cavalli ha una flessione naturale a sinistra, altri affermano che "destro" é inteso come "abile", altri interpretano "destro" nel senso di "dritto".

Al di là del significato etimologico e letterale, il concetto é ben chiaro: per avere un cavallo ben addestrato e in grado di sviluppare appieno le sue potenzialità, bisogna lavorare su questa asimmetria e, se possibile, azzerarla.

Un altro lavoro molto importante, collegato al lavoro sull'asimmetria ma più lungo e complesso, é il lavoro per migliorare l'equilibrio del cavallo.
Come detto, buona parte del peso é caricato sulla parte anteriore del corpo del cavallo. Per le nostre esigenze di lavoro con l'equino, tuttavia, é più sano e utile che il peso sull'avantreno sia diminuito e spostato sulla parte posteriore.

Per migliorare l'equilibrio non si agisce direttamente con azioni specifiche. Diventa una conseguenza di una serie ben definita di esercizi, che parte con una semplice buona messa in mano fino ad arrivare ai più complessi lavori su due piste alle tre andature e in seguito alla riunione. Se ben eseguiti, se la messa in mano é ottima e se é rispettata la corretta sequenza, il miglioramento dell'equilibrio é inevitabile, senza cercare grandi teoremi o strane azioni di mano, gamba e assetto.
È una ginnastica.

L'esercizio della flessione dell'incollatura in tutte le sue sfumature (alta, bassa, con nuca aperta, con flessione della nuca, in controflessione) é l'esercizio basilare per iniziare a correggere l'asimmetria del cavallo e insegnargli a gestire l'equilibrio tra una spalla e l'altra.
L'importante é che questo avvenga mediante l'utilizzo corretto della mano e dell'imboccatura (prossimo post).

Il cavallo deve imparare a flettersi correttamente, senza stortare la nuca, senza pesare, senza togliersi dal contatto con la mano. Può essere utile iniziare a nuca aperta (ovvero con un angolo tra testa e collo più aperto, naso piu avanti della verticale) ma può in alcuni casi essere più utile chiedere subito anche la flessione della nuca, ovvero un arrotondamento dell'incollatura e della nuca senza la chiusura di quest'ultima (quindi senza che il naso oltrepassi la verticale).
Durante la flessione, l'incollatura alta porta il peso sulla spalla esterna alla flessione, l'incollatura bassa lo porta sulla spalla interna. Questo concetto é utile per capire come effettuare l'esercizio della controflessione, ovvero il cavallo procede in un circolo con una flessione dell'incollatura all'esterno del circolo e portando il peso (su richiesta dunque) sulla spalla interna al circolo.

L'alternare flessione e controflessione é il primo ottimo esercizio per insegnare al cavallo a gestire il peso tra le due spalle, rendendo al contempo flessibile l'incollatura su entrambi i lati, ammortizzando così sempre più l'asimmetria.