14 nov 2010

Il lavoro in libertà

Il lavoro in libertà non é una strana magia, non é questione di rapporto speciale con il proprio cavallo e non é nemmeno una cosa per pochi.

È semplicemente un lavoro di addestramento, che ha una preparazione e un'evoluzione.

L'obiettivo é insegnare al cavallo a prestarci attenzione e mantenere la concentrazione anche in assenza del vincolo "capezza e lunghina".

Si inizia mettendo sia se stessi che il cavallo nella situazione più ottimale per capire e imparare, ovvero in un luogo chiuso e piccolo (raggiungibile quindi senza problemi in ogni punto per le correzioni) e con una buona base di desensibilizzazione e reattività alle indicazioni nei vari esercizi.

Quando il cavallo reagisce bene al disimpegno dei posteriori (pressione ritmica verso i posteriori per farli allontanare), conosce l'invio verso destra e verso sinistra (braccio e peso che indicano la direzione e stick che invita il movimento in avanti con movimenti circolari verso il posteriore), é desensibilizzato a movimenti e rumori dello stick (non ne ha paura), mantenendo sempre la lunghina che tocca terra (quindi che non agisce) si può iniziare il lavoro in libertà.

Ovviamente il cavallo sa benissimo che quando togliamo la capezza non abbiamo piu lo stesso controllo su di lui.
Dunque é importante trovare un altro modo di intervenire, seguendo però sempre il concetto di comodità e scomodità.

In questo caso la scomodità é data dal lavorare-faticare, ovvero correre o trottare intorno a noi nella direzione da noi scelta: la comodità é rispondere alla nostra richiesta, che può essere il disimpegno dei posteriori, fare un giro completo all'andatura scelta senza fermarsi, seguirci senza "perdersi".

Nel video io e Diamante iniziamo con un po' di desensibilizzazione. In seguito testiamo la risposta alle pressioni, ritmica e costante.

Poi le chiedo di fare due circoli al trotto da un lato e dall'altro, mentre io sto ferma in mezzo. Quando si ferma la correggo creando della scomodità battendo lo stick per terra e incitandola a aumentare l'andatura, facendole cambiare direzione se per sua scelta va dall'altra parte.
Quando l'andatura é buona e non accenna a fermarsi, la premio fermandola (con disimpegno dei posteriori).
Se non reagisce alla pressione ritmica per allontanare i posteriori, proseguo nella richiesta fino ad ottenere il risultato.

In seguito le chiedo di seguirmi, anche nei cambi di direzione, chiedendo un disimpegno dei posteriori e allontanandomi. Se non dovesse capire, posso aiutarmi agendo con lo stick come nella conduzione, toccando dietro la spalla ritmicamente.
In caso si dovesse perdere, posso ripetere la richiesta partendo dal disimpegno: in caso dovesse scappare, mi rimetto al centro e creo la scomodità (lavorare) e ricomincio.

6 commenti:

  1. Diamante è davvero stupenda!!!
    Complimentissimi per il lavoro che state facendo, mamma mia siete già super brave! Non vedo l'ora di vedervi dal vivo :-)
    Baci, Laura

    RispondiElimina
  2. Brava Silvia lo hai fatto bene...sono fiero di te!!

    RispondiElimina
  3. wOw..siete meravigliosi
    i miei complimenti :-)
    Michi

    RispondiElimina
  4. Stupenda Diamante e bravissima te. Congratulazioni!

    RispondiElimina
  5. Complimenti ancora, ho molta voglia di venire a vedervi dal vero. Più ti seguo e più mi viene un desiderio terribile di ricominciare...
    ho tante domande da ignorante-di-ritorno da farti! la prima che mi viene in mente è perché stai appositamente così ferma quando lei gira e poi agiti lo stick se si ferma, non sarebbe meglio seguirla pian piano per incoraggiarla a fare bene? o è controproducente? l'aiuti anche con la voce o lo farai più avanti? (non sentivo bene nel video se erano rumori esterni o se sei tu che l'accompagni con la voce...

    RispondiElimina
  6. Vedo solo ora le domande :-)
    Quando lavoro alla corda preferisco seguirla, per mantenere il contatto sulla lunghina e controllare meglio l'andatura.
    Quando é in libertà invece preferisco che impari a rispettare le mie indicazioni, sia di direzione che di velocità, che impari a prestarmi attenzione e attendere il prossimo segnale!
    Inoltre é molto comodo quando c'é energia superflua, per permetterle di sfogarsi (correre e sgroppare) ma in maniera costruttiva.

    RispondiElimina