9 dic 2011

Le flessioni e le spalle

Il lavoro con l'imboccatura procede e il puledro prende sempre più confidenza con questo nuovo strumento.
È importante ora curare molto i dettagli nel lavoro sia da terra che da sella: bisogna educare la bocca del cavallo a rispondere correttamente alla richiesta, é necessaria molta coerenza e molta pazienza nel ripetere piccoli esercizi esigendo sempre una risposta ottimale.

Se per esempio Diamante alla richiesta di decontrarre la bocca rispondesse solo timidamente o non rispondesse affatto, dovrei persistere nella richiesta SENZA AUMENTARE e SENZA VIBRAZIONI per vincere queste resistenze di forza.
Se la resistenza fosse di peso (strattonare verso il basso, pesare sulla mano), dovrei correggere con una mezza fermata o la vibrazione dell'imboccatura.

Questo deve succedere sia da terra che da sella e in qualsiasi momento io chieda alla cavalla di decontrarre la bocca, anche durante un altro esercizio.
L'obiettivo ora non é un esercizio perfetto, ma una risposta corretta della bocca alla richiesta della mano.



Con questo presupposto, si può iniziare a lavorare sul controllo dell'equilibrio tra le spalle tramite le flessioni dell'incollatura, anche da sella.

Il problema principale che si presenta é che il puledro é naturalmente portato a andare nella direzione del suo naso. Dunque con una flessione a sinistra, tenderà a girare verso sinistra, mettendo il peso sulla spalla interna alla flessione.
Se vogliamo che il cavallo cammini dritto lungo la pista mantenendo una flessione dell'incollatura, dovremo fare in modo che lui sposti il suo peso sulla spalla esterna alla flessione e trovi l'equilibrio adatto tra le due spalle.



Da terra lo aiutiamo con azioni verso l'alto sull'anello interno del filetto e un buon contatto con la redine esterna; in caso di difficoltà possiamo aiutarci con la mano che tiene la redine esterna, spingendo leggermente sulla spalla.
Piccola precisazione: quest'ultimo "trucchetto" può funzionare se il cavallo ha precedentemente imparato a rispondere alla pressione costante e ritmica, altrimenti avremo un riflesso di opposizione e spingerà ancora di più contro di noi.

Da sella aiutiamo il cavallo con un azione delle mani verso l'alto e parallela orizzontale verso l'esterno con entrambe le mani, con un gesto rapido seguito subito da una discesa di mano.
Idealmente é come se volessimo "spingere" il cavallo all'esterno.
È importante mantenere la flessione dell'incollatura mentre si fanno queste correzioni, altrimenti non otterremo il risultato voluto e appena si riprenderà la flessione il cavallo tornerà a proporre lo stesso errore.

La flessione non deve essere accentuata, é più importante che il cavallo sia decontratto e si abbia la netta sensazione di poter gestire l'equilibrio tra le spalle.

Inizialmente si ha una sensazione di forte instabilità, perché il cavallo deve trovare la giusta via di mezzo: si passerà dal correggere il troppo peso sulla spalla interna (cavallo che vuole girare) al correggere il peso sulla spalla esterna (cavallo che si butta contro la parete).
L'importante é premiare subito i momenti in cui il cavallo riesce a essere in equilibrio durante la flessione con un grande circolo in estensione dell'incollatura, riprendendo la flessione appena tornati sulla pista.
Così uniamo il dilettevole (il premio) all'utile (il cambiamento di atteggiamento dell'incollatura seguendo le indicazioni della mano).



Si nota in modo molto netto, a questo punto del lavoro, come la flessione sia diversa da un lato all'altro: dal lato di flessione naturale si nota una posizione migliore, una grande facilità ma anche maggior propensione alle discussioni; dall'altro lato é evidente la difficoltà e la posizione diversa, ma maggiore stabilità una volta ottenuta la decontrazione.

Un'altra questione interessante che ho appreso durante queste ultime lezioni é come l'atteggiamento del cavallo e la sua postura siano strettamente correlati, in entrambi i sensi.
Se il cavallo é agitato, presenterà la tipica postura con incollatura alta: se riusciamo a fargliela abbassare (ci sono diversi esercizi e sistemi, non coercitivi ovviamente), in breve tempo vedremo un considerevole rilassamento.
La cosa funziona però anche all'opposto: se vogliamo insegnare al puledro a decontrarre la bocca in una posizione di incollatura più alta, potremmo notare che questa nuova posizione tende a innervosirlo e a metterlo "sul chi vive".
È più che normale e con le opportune ripetizioni il cavallo imparerà a scindere le due cose.
Può succedere anche a livelli più avanzati quando si introduce il lavoro di riunione, creando uno stato di eccitazione tipico di queste posture (pensate ai cavalli che fanno "i matti" al paddock).

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